Il Consiglio Nazionale Forense, nella seduta amministrativa straordinaria di venerdì 31 gennaio, ha approvato il nuovo Codice deontologico forense in attuazione delle previsioni contenute nella legge di riforma dell’ordinamento forense e nei termini temporali previsti dalla legge.
Il testo sarà presentato ai Presidenti dei Consigli dell’Ordine in una riunione dedicata, il 19 febbraio prossimo. Il nuovo codice deontologico è finalizzato innanzitutto alla tutela dell’interesse pubblico al corretto esercizio della professione. [Leggi di più…]
Consiglio dell’Ordine, annunciate le iniziative di protesta
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli ha comunicato agli iscritti che, nell’aderire all’astensione dalle udienze proclamata dall’OUA per i giorni 18, 19 e 20 febbraio, nella seduta del 28 gennaio u.s., ha deliberato di “promuovere iniziative di protesta volte a denunziare il disfacimento della Giustizia nel nostro Paese e il persistente attacco alla funzione e alla rilevanza costituzionale della professione forense”. [Leggi di più…]
Giustizia del copia incolla, la parola alle Sezioni Unite
Sull’abuso del copia e incolla nella redazione delle sentenze si è detto e scritto molto (qualche considerazione si può leggere anche su questo blog). Una recente ordinanza della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (ordinanza interlocutoria 27 gennaio 2014, n. 1531, Presidente M. Adamo, Estensore E. Cirillo) affronta funditus l’argomento e, considerata la duplice chiave di lettura con possibili contrastanti soluzioni, rimette al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione, ritenuta di massima di particolare importanza, se debba considerarsi nulla, o meno, la sentenza della Commissione Tributaria Regionale la cui motivazione costituisce integrale trascrizione delle controdeduzioni depositate dall’Agenzia delle Entrate, senza che siano adeguatamente esplicitate le ragioni dell’adesione alla relativa tesi. Come sottolineato nelle conclusioni della ordinanza, la soluzione della questione potrà avere ricadute anche al di fuori del processo tributario, nei processi civili e penali (nonché nei giudizi disciplinari su comportamenti similari).
Aggiornamento: con la sentenza 21 ottobre 2014 – 16 gennaio 2015, n. 642, le Sezioni Uniti civili della Corte di Cassazione hanno affermato il seguente principio di diritto:
Nel processo civile – ed in quello tributario, in virtù di quanto disposto dal secondo comma dell’art. 1 d.lgs. n. 546 del 1992- non può ritenersi nulla la sentenza che esponga le ragioni della decisione limitandosi a riprodurre il contenuto di un atto di parte (ovvero di altri atti processuali o provvedimenti giudiziari) eventualmente senza nulla aggiungere ad esso, sempre che in tal modo risultino comunque attribuibili al giudicante ed esposte in maniera chiara, univoca ed esaustiva, le ragioni sulle quali la decisione è fondata. È inoltre da escludere che, alla stregua delle disposizioni contenute nel codice di rito civile e nella Costituzione, possa ritenersi sintomatico di un difetto di imparzialità del giudice il fatto che la motivazione di un provvedimento giurisdizionale sia, totalmente o parzialmente, costituita dalla copia dello scritto difensivo di una delle parti.
Ammissibile l’impugnazione trasmessa a mezzo posta privata
La Corte di Cassazione (Sezione Terza Penale, Presidente A. Teresi, Relatore G. Andreazza), con sentenza n. 2886 del 28 novembre 2013 – depositata il 22 gennaio 2014, ha affermato che è ammissibile la presentazione di un atto di impugnazione a mezzo di raccomandata spedita tramite servizio di recapito privato, non rientrando tale servizio tra quelli riservati in via esclusiva a Poste Italiane dalla norma dell’art. 4 del d.lgs. 22 luglio 1999, n. 261.
Astensione avvocati e udienze camerali: diritto al rinvio
Con sentenza n. 1826 depositata il 17 gennaio 2014 la sesta sezione della Corte di Cassazione (Presidente L. Lanza, Relatore G. Fidelbo) ha affermato che l’astensione del difensore dalle udienze non può essere ricondotta all’interno dell’istituto del legittimo impedimento, giacché costituisce espressione dell’esercizio di un diritto di libertà, il quale, se posto in essere nel rispetto e nei limiti indicati dalla legge e dal codice di autoregolamentazione, impone il rinvio anche delle udienze camerali nel giudizio di appello a seguito di abbreviato.
Irragionevole durata del processo, contumacia non preclude diritto all’equa riparazione
Le Sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione – risolvendo un contrasto delineatosi nell’ambito della giurisprudenza di legittimità – hanno enunciato il principio secondo il quale la contumacia della parte non preclude il riconoscimento del diritto all’equa riparazione per irragionevole durata del processo. [Leggi di più…]
Stupefacenti, prescrizione retroattiva per ipotesi di lieve entità
Con sentenza emessa l’8 gennaio 2014 la Sesta sezione della Corte di cassazione (Presidente A. S. Agro’, Relatore G. Leo) ha affermato che la nuova formulazione dell’art. 73, comma 5, d.P.R. n. 309 del 1990, introdotta dall’art. 2 del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 146, configura un titolo autonomo di reato per fatti di lieve entità riconducibili alle altre previsioni contenute nel medesimo art. 73, precisando che il più breve termine di prescrizione di sei anni previsto per tale reato ex art. 157 comma 1 cod. pen., debba applicarsi anche retroattivamente, a norma dell’art. 2, comma quarto, cod. pen.
Ischia, grande raduno per salvare il Tribunale
Ischia, l’ultimo appello
Domani presso il Palazzo di Giustizia di Ischia si insedierà l’Assemblea permanente contro la chiusura della Sezione Distaccata. L’ultimo accorato appello alla popolazione del Segretario della Associazione Forense Isola d’Ischia, Francesco Cellammare.
Popolo di Ischia, hai sopportato angherie, subito passivamente oppressioni, incursioni, devastazioni, dominazioni. Oggi incassi l’ennesimo schiaffone, ma a rimanere tramortiti non saranno solo gli avvocati. Avremmo tanto voluto evitarlo. Non per nostri interessi di classe, ma per garantire ai cittadini i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. Per quanto tempo ancora dovrai tacere Popolo. Dove Ti nasconderai quando questo Stato cinico Ti avrà privato di tutto, quando oltre alla Giustizia, Ti avrà portato via altri beni e servizi essenziali, e non avrai più nulla da difendere, neppure un tetto sulla testa!!! Cosa dirai ai Tuoi figli quando avrai perso persino la dignità. Svegliati Ischia dal Tuo torpore e difendi con le unghie e con i denti il Tuo Tribunale, patrimonio della collettività, oggi definitivamente ed incredibilmente chiuso da un governo insensibile e lontano anni luce dalle esigenze reali del Paese. Non lasciamoci cancellare 800 anni di storia come se niente fosse! È arrivato il momento di far capire alla Nazione che Ischia non è solo un puntino sulla carta geografica ma una risorsa preziosa per l’economia italiana e che non meritiamo di essere trattati così. Unitevi a noi nella lotta alla immane ingiustizia che si sta consumando in queste ore contro la popolazione dell’isola d’Ischia. Fatelo per voi. Fatelo per i vostri figli, perché non vedano spegnersi infine ogni loro sogno, ogni speranza, con la democrazia, la libertà e la giustizia. Uniti possiamo farcela. Questo è l’ultimo accorato appello alla mobilitazione generale. Forza Ischia! Diamoci da fare! Domattina, lunedì 16 settembre, alle ore 10,00-10,30, dalla assemblea permanente presso il Palazzo di Giustizia di Ischia, con i Sindaci ed i rappresentanti delle associazioni e delle altre categorie, partirà la protesta!! C’è bisogno di tutti!!!