Una recente pronuncia della Corte di Cassazione (terza sezione, sentenza n. 29897 ud. 28/05/2015 – deposito del 13/07/2015) ha escluso la concedibilità della “particolare tenuità del fatto” di cui all’art. 131-bis cod. pen. in presenza di reato continuato, che ricade, secondo il Supremo Collegio, tra le ipotesi di “condotta abituale” ostativa al riconoscimento del beneficio. [Leggi di più…]
Testamento olografo, come si contesta
La parte che contesti l’autenticità del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, e l’onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo, grava sulla parte stessa. [Leggi di più…]
Indennizzo diretto, sì alle spese stragiudiziali se necessitate
In tema di danni consistiti in spese erogate a professionisti di cui il danneggiato si sia avvalso per ottenere il risarcimento del danno, quel che rileva ai fini della risarcibilità è unicamente la sussistenza di un valido e diretto nesso causale tra il sinistro e la spesa. [Leggi di più…]
Utilizzo fraudolento Postepay, nuova condanna delle Poste
Ancora una pronuncia in tema di uso fraudolento della carta prepagata emessa da Poste Italiane, riconducibile ad una probabile ipotesi di phishing, essendo la transazione stata eseguita on line da ignoti carpendo i dati della carta stessa e le credenziali di autenticazione del legittimo ignaro titolare, secondo la prospettazione attorea.
Con sentenza n. 990/15 del 9 marzo – 2 aprile 2015, il Giudice di Pace di Ischia, dott. Dario Bellecca, in accoglimento della domanda proposta da un titolare Postepay, ha condannato l’istituto emittente al pagamento della somma oggetto della transazione illecita, ritenendo incombesse su quest’ultimo l’obbligo di garantire l’assoluta sicurezza del sistema e, dunque, di provare che l’inadempimento è derivato da cause a lui non imputabili.
Responsabilità ASL per danni cagionati da medico convenzionato
L’ASL è responsabile civilmente, ai sensi dell’art. 1228 cod. civ., del fatto illecito che il medico, con essa convenzionato per l’assistenza medico-generica, abbia commesso in esecuzione della prestazione curativa, ove resa nei limiti in cui la stessa è assicurata e garantita dal S.S.N. in base ai livelli stabiliti secondo legge.
Il principio di diritto è stato enunciato dalla Suprema Corte di Cassazione (3^ sezione civile), con la sentenza n. 6243 del 27 marzo 2015.
Appalti pubblici e tassatività delle cause di esclusione
Ho partecipato con la mia ditta ad una gara pubblica per l’affidamento di lavori edili. Sono stato escluso per non aver prodotto, in uno alla polizza fideiussoria, la dichiarazione, resa ai sensi del D.P.R. n. 445 del 2000, contenente l’espressa indicazione del potere di impegnare validamente il soggetto fideiussore. Preciso che tale dichiarazione era effettivamente richiesta nel disciplinare di gara. Ritiene che l’esclusione sia legittima? [Leggi di più…]
Test alcoolimetrico e omesso avviso al difensore
Tra le sezioni della Corte di Cassazione era sorto un contrasto sulla questione relativa alla deducibilità, dall’indagato ovvero dal difensore, ed entro quale termine, della nullità conseguente al mancato avvertimento al conducente di un veicolo, da sottoporre all’esame alcoolimetrico, della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia, in violazione dell’art. 114 disp. att. cod. proc. pen.
Le Sezioni Unite, risolvendo il contrasto, con la sentenza n. 5396 depositata il 5 febbraio 2015, hanno stabilito:
– che la nullità a regime intermedio, derivante dalla violazione dell’art. 114 disp. att. cod. proc. pen. per il mancato avvertimento al conducente di un veicolo da sottoporre ad esame alcolimetrico della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia, può essere tempestivamente dedotta fino al momento della deliberazione della sentenza di primo grado, ai sensi degli artt. 180 e 182, comma 2, cod. proc. pen.;
– che, in relazione all’art. 182, comma 2, primo periodo, cod. proc. pen., per “parte” sulla quale grava l’onere di eccepire la nullità di un atto nel caso in cui vi assista non può intendersi mai l’indagato o l’imputato, ma solo il difensore (o il pubblico ministero).
Bamboccioni, nessun mantenimento
Il tema dei figli bamboccioni è giunto spesso all’attenzione della Suprema Corte, la quale, in diverse recenti occasioni ed in maniera sempre più stringente, ha delineato i limiti entro i quali i doveri di mantenimento dei genitori trovino riconoscimento, escludendo dunque che la tutela per i figli maggiorenni debba persistere incondizionatamente e a tempo indeterminato.
La Prima Sezione della Corte di Cassazione (Sentenza n. 18076 del 20/08/2014, Presidente M.G. Luccioli – Relatore A.P. Lamorgese) ha affermato, con riguardo ai limiti relativi all’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non indipendenti economicamente, che non è tutelabile il figlio ultraquarantenne disoccupato il quale, pur vivendo in un contesto di crisi economica e sociale, rifiuti ingiustificatamente di acquisire l’autonomia economica tramite l’impegno lavorativo e chieda il mantenimento da parte dei genitori. [Leggi di più…]
Gratuito patrocinio, nuovo limite di reddito
Con Decreto del Ministero della Giustizia del 1° Aprile 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 luglio 2014, è stato adeguato il limite di reddito per l’ammissione al beneficio del c.d. gratuito patrocinio. Il nuovo limite è ora di Euro 11.369,24. Il precedente adeguamento risaliva al 2012. [Leggi di più…]
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