La responsabilità del direttore del giornale per i danni conseguenti alla diffamazione a mezzo stampa sussiste in ipotesi di omesso controllo, sia preventivo che “ex post”, sui contenuti degli articoli da pubblicare, tale da impedire la commissione di fatti lesivi dell’altrui reputazione. Il principio è stato ribadito dalla Corte di Cassazione (Terza Sezione Civile, Presidente M. M. Chiarini, Relatore L. Rubino) con la sentenza 12 maggio 2014, n. 10252.
La Consulta e la sentenza sui reati sessuali
A farne le spese, stavolta, è stata la Corte costituzionale. Di un certo modo di leggere le sentenze che ne sfigura i contenuti per farsi interprete di un sentimento o, non so se peggio, un’ideologia.
I titolisti si sono sbizzariti, rincorrendo la sintesi più infelice:
Tappeto rosso per stupratori e pedofili (Il Tempo)
Per violenza sessuale il carcere non è più necessario (Il Giornale)
Quella sentenza sullo stupro che umilia le donne (Il Giornale)
Maltrattamenti, la Cassazione e il caso della moglie forte
A giudicare dai titoli dei principali giornali (“la moglie forte si può maltrattare”, “moglie forte, botte di marito lecite”, etc.), la recente sentenza n. 25138 della VI Sezione penale della Corte di Cassazione avrebbe affermato un principio davvero curioso, oltre che palesemente illogico e clamorosamente ingiusto, come del resto si sono affrettate a commentare le donne della politica, prontamente intervistate a margine. [Leggi di più…]
ddl intercettazioni e norma ammazza blog
Sulla norma c.d. ammazza blog contenuta nel ddl intercettazioni ho già espresso la mia opinione con un articolo pubblicato su questo blog il 27 agosto 2009.
Ritenevo che solo i siti informatici aventi i requisiti tipici delle testate giornalistiche fossero assoggettabili all’obbligo di rettifica previsto dall’art. 8 della legge sulla stampa e che il legislatore, con la estensione della disciplina della rettifica ai siti suddetti avesse, semplicemente, inteso adeguare la norma alla mutata realtà, integrandola con un riferimento – sia pure generico, per quanto riguarda le pubblicazioni per via telematica – ai nuovi mezzi di comunicazione, ma senza alterare i margini di operatività della fattispecie. [Leggi di più…]
Sezioni Unite ed equa riparazione, quale rivoluzione?
Pronunciandosi su un ricorso per regolamento di competenza, la Suprema Corte di Cassazione (Sezioni Unite, ordinanza 16 marzo 2010, n. 6306) ha affermato un principio che molti commentatori si sono subito affrettati a definire “rivoluzionario” e che hanno così sintetizzato: “la competenza per il giudizio promosso per l’equa riparazione deve svolgersi presso la Corte d’Appello del Distretto dove si è svolto il giudizio di merito“. [Leggi di più…]
Querela o citazione?
Non è infrequente osservare nella pratica un uso inappropriato o distorto di termini o concetti giuridici. Non sorprende che ad inciampare nel rischio di disinvolte definizioni di istituti del diritto civile o penale sia l’uomo della strada o una qualunque persona, pur discretamente istruita ma a digiuno di specifiche competenze o cognizioni legali. Desta invece qualche perplessità il fatto che a tanta approssimazione non sfuggano le firme più celebri del nostro giornalismo, come pure gli esponenti più autorevoli della politica. Agli uni e agli altri occorrerà prima o poi illustrare le differenze, per esempio, tra una querela e un atto di citazione. Così, per la precisione.
Cita per danni Repubblica e Unità, Berlusconi rischia una condanna
Le azioni giudiziarie di recente promosse da Silvio Berlusconi nei confronti dei quotidiani La Repubblica e L’Unità (rectius, nei confronti del Gruppo Editoriale L’Espresso, del direttore responsabile del quotidiano La Repubblica Ezio Mauro e del giornalista Giampiero Martinotti, la prima, di Concita De Gregorio, in proprio e nella qualità di direttore responsabile del quotidiano L’Unità, e delle giornaliste Federica Fantozzi e Maria Novella Oppo, nonché della Nuova Iniziativa Editoriale S.p.A., la seconda, della medesima Concita De Gregorio, di Natalia Lombardo e Silvia Ballestra, nonché della Nuova Iniziativa Editoriale S.p.A., la terza), che ampio risalto hanno ricevuto sui principali media nazionali ed internazionali, ci offrono lo spunto per valutare un’ipotesi concreta di prima applicabilità della nuova disciplina sulla “responsabilità aggravata“, come risultante dalla modifica dell’art. 96 c.p.c. [Leggi di più…]
Ddl intercettazioni: norma ammazza blog, tanto rumore per nulla
Il disegno di legge di iniziativa governativa recante “Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali. Modifica della disciplina in materia di astensione del giudice e degli atti di indagine. Integrazione della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche“, meglio noto come ddl intercettazioni, approvato dalla Camera dei Deputati nella seduta dell’11 giugno 2009 ed ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento, contiene una disposizione (art. 1, comma 28, rubricato “Modifiche alla legge sulla stampa“) che, per come congegnata, ha acceso un vivace dibattito tra i primi commentatori, suscitando la dura e pressoché unanime reazione del variegato popolo dei bloggers, che quella disposizione ha letto come minaccia seria alla propria libertà di espressione, come tentativo, l’ennesimo, da parte del potere costituito, di mettere il bavaglio alla rete. Reazione alimentata da autorevoli prese di posizione e da solidali opinioni da più parti e a vario titolo espresse. [Leggi di più…]