Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione – alle quali, per evitare il formarsi di un contrasto con la precedente decisione a sezioni unite (sentenza n. 5121 del 2002), è stata rimessa la questione della durata del termine di prescrizione del risarcimento nell’ipotesi di reato procedibile a querela, non presentata – hanno affermato il seguente principio di diritto:
“Nel caso in cui l’illecito civile sia considerato dalla legge come reato, ma il giudizio penale non sia stato promosso, anche se per mancata presentazione della querela, l’eventuale più lunga prescrizione prevista per il reato si applica anche all’azione di risarcimento, a condizione che il giudice civile accerti, incidenter tantum, e con gli strumenti probatori ed i criteri propri del procedimento civile, la sussistenza di una fattispecie che integri gli estremi di un fatto-reato in tutti i suoi elementi costitutivi, soggettivi ed oggettivi, e la prescrizione stessa decorre dalla data del fatto“.
Sorrentino Ugo dice
Sono un chirurgo di una ASL della Regione Campania che il 20 aprile 1996 si è tagliato con un bisturi potenzialmente infetto.
Il 20 luglio 1997 ho avuto la consapevolezza della malattia da virus epatite B. La forma è cronica.
Il 24 luglio 1997 ho fatto istanza di riconoscimento di causa di servizio.
Il 10 gennaio 2001 la CMO di Caserta si pronuncia positivamente per il nesso causale per servizio.
Il 21 marzo 2003 faccio istanza all’ASL per il riconoscimento del danno biologico. Nessuna risposta.
Ripeto l’istanza il 27 giugno 2005. Nessuna risposta.
Mi reco personalmente all’ASL per chiarimenti e un dipendente (credo non sia un avvocato) mi dice che la risposta e la causa è inutile in quanto il DIRITTO E’ DECADUTO AI SENSI DEL D.LGS 80 del 1998 LA DOMANDA SI DOVEVA PROPORRE AL TAR ENTRO IL 15 SETTEMBRE 2000.
Mi chiedo come avrei potuto fare la istanza entro settembre 2000 se il nesso causale mi è stato riconosciuto nel 2001.
Che ne pensa? E’ il caso di rivolgersi ad un avvocato.
Grazie fin d’ora, cordialmente Ugo Sorrentino
Gioacchino Celotti dice
Spiacente di doverglielo dire: era il caso di rivolgersi da subito ad un avvocato. Cordialmente. Avv. Gioacchino Celotti
Sorrentino Ugo dice
Gentilissimo Avvocato
dalla sua risposta intuisco che effettivamente non ho più la possibilità di richiedere il risarcimento del danno?
Ma il presupposto non è il nesso causale con l’attività lavorativa?
Non si può invocare che sono venuto a conoscenza del responso della CMO solo a gennaio 2001 e quindi dopo il termine del 15 settembre 2000?
Grazie anticipate
Per eventuali comunicazioni riservare Le trasmetto la mia e-mail [email protected]