Con ordinanza del 18 febbraio 2021, n. 4401, confermando i propri precedenti sulla questione sottoposta al suo esame, la Corte di Cassazione ha affermato che nel caso in cui la sentenza impugnata sia stata redatta in formato digitale, l’attestazione di conformità della copia analogica predisposta per la Suprema Corte può essere redatta, ex art. 9, commi 1-bis e 1-ter della L. n. 53 del 1994, dal difensore che ha assistito la parte nel precedente grado di giudizio, i cui poteri processuali e di rappresentanza permangono, anche nel caso in cui allo stesso fosse stata conferita una procura speciale per quel singolo grado, sino a quando il cliente non conferisca il mandato alle liti per il giudizio di legittimità ad un altro difensore (Sez. 6 – 3, n. 10941 del 08/05/2018, Rv. 648805 – 01; conf. Sez. 1 -, n. 6907 del 11/03/2020, Rv. 657478); per contro, una volta conferita la procura speciale a ricorrere per cassazione, il precedente difensore non può più ritenersi “munito di procura”, e non può di conseguenza attestare la conformità all’originale del provvedimento impugnato.
Ti trovi qui: Home / procedura civile / Ricorso per Cassazione e attestazione di conformità della sentenza impugnata
Commenti
Lascia un commento Annulla risposta
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Andrea Rossolini dice
Molto interessante. Grazie mille.
Avvocato di famiglia dice
Francamente, trovo superflue queste sottigliezze procedurali sull’attestazione di conformità, che rischiano solo di complicare ulteriormente il già gravoso lavoro dell’avvocato.