L’obbligo di tutelare gli interessi finanziari dell’Unione europea dev’essere conciliato con il rispetto del principio di legalità dei reati e delle pene. Pertanto, i giudici italiani, in procedimenti penali riguardanti frodi gravi in materia di IVA, non sono tenuti a disapplicare le norme nazionali sulla prescrizione (sulla base della sentenza Taricco) se ciò contrasta con il suddetto principio. [Leggi di più…]
Stupefacenti, prescrizione retroattiva per ipotesi di lieve entità
Con sentenza emessa l’8 gennaio 2014 la Sesta sezione della Corte di cassazione (Presidente A. S. Agro’, Relatore G. Leo) ha affermato che la nuova formulazione dell’art. 73, comma 5, d.P.R. n. 309 del 1990, introdotta dall’art. 2 del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 146, configura un titolo autonomo di reato per fatti di lieve entità riconducibili alle altre previsioni contenute nel medesimo art. 73, precisando che il più breve termine di prescrizione di sei anni previsto per tale reato ex art. 157 comma 1 cod. pen., debba applicarsi anche retroattivamente, a norma dell’art. 2, comma quarto, cod. pen.
Lottizzazione abusiva e prescrizione del reato, legittima la confisca
La Corte di Cassazione, pronunciandosi sulla questione di legittimità costituzionale della disciplina in tema di confisca dei terreni e manufatti abusivamente lottizzati – sollevata in udienza dal Sostituto Procuratore Generale – per asserito contrasto con gli artt. 117 Cost. e 7 C.E.D.U., ne ha dichiarato la manifesta infondatezza, affermando che la confisca conserva la sua natura sanzionatoria, anche se ordinata dopo l’estinzione del reato, in quanto collegata al presupposto di un reato estinto ma storicamente esistente ed applicata da un organo giurisdizionale penale.
Il profilo di incostituzionalità viene prospettato con riferimento all’art. 117 della Costituzione e all’art. 7 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, comma 1, secondo cui “nessuno può essere condannato per una azione o una omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o internazionale. Non può del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella che era applicabile al momento in cui il reato fu commesso”.
La Corte, con sentenza n. 20243 del 25 marzo 2009 – depositata il 14 maggio 2009 (Sezione Terza Penale, Presidente P. Onorato, Relatore M. Marmo), ha escluso ogni contrasto con la Costituzione, richiamando precedenti orientamenti della stessa Sezione ed affermando che l’estinzione del reato per prescrizione è un concetto relativo e non assoluto perché esso implica una rinuncia dello Stato al diritto di punire per il solo effetto del decorso del tempo, ma nulla impedisce che tale rinuncia possa essere più o meno limitata in base alla valutazione comparativa dei contrapposti interessi in gioco.
Abuso edilizio, quale prescrizione?
Nel dicembre del 2007 hanno messo i sigilli ad un manufatto di mia proprietà che stavo ristrutturando. L’immobile si trova in una zona vincolata (isola d’Ischia) e mi è stato detto che avrei dovuto richiedere l’autorizzazione paesaggistica prima di eseguire l’intervento. Vorrei cortesemente sapere in quanto tempo il reato va in prescrizione. E.M. (e-mail) [Leggi di più…]
Impedimento del difensore e sospensione della prescrizione
Con sentenza n. 44609 del 14 ottobre 2008, depositata il 1° dicembre 2008, la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha rilevato che la richiesta del difensore di rinvio dell’udienza per un contemporaneo diverso impegno professionale non costituisce espressione di una impossibilità assoluta a partecipare all’udienza, ma una scelta del difensore, per quanto legittima. Ne consegue che, in tale ipotesi, il corso della prescrizione resta sospeso per tutto il periodo del differimento, non applicandosi il limite massimo di sessanta giorni di cui all’art. 159 c.p.