La terza sezione della Suprema Corte di Cassazione, con ordinanza del 5 agosto 2016, aveva trasmesso gli atti al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, ponendo una questione di massima di particolare importanza “in una materia connotata da diffusissima contrattazione e caratterizzata da un’accentuata litigiosità“, quale quella concernente i contratti di locazione ad uso diverso da abitazione, riassumibile in questi termini: [Leggi di più…]
Registrazione tardiva contratto di locazione: sanatoria ex tunc
La Suprema Corte, III sezione civile, con la sentenza n. 10498 del 28 aprile 2017, pronunciandosi in tema di locazione immobiliare ad uso non abitativo, ha ritenuto che la mancata registrazione del contratto, prevista dall’art. 1, comma 346, della l. n. 311 del 2004, ne determini la nullità ex art. 1418 c.c. che, tuttavia, attesa la sua atipicità, desumibile dal complessivo impianto normativo in materia ed in particolare dalla espressa previsione di forme di sanatoria, è sanata con effetti ex tunc dalla tardiva registrazione del contratto.
La Consulta sulla nullità dei contratti di locazione per omessa registrazione
Con ordinanza n. 110 depositata il 9 aprile 2009, la Corte costituzionale ha dichiarato la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 346, della legge 30 dicembre 2004, n. 311(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, legge finanziaria per il 2005), sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 41 della Costituzione, dal Tribunale di Napoli, Sezione Distaccata di Ischia, mentre ha dichiarato la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale del medesimo art. 1, comma 346, della legge n. 311 del 2004, sollevata, in riferimento all’art. 24 della Costituzione, dal medesimo Giudice rimettente.