La terza sezione della Suprema Corte di Cassazione, con ordinanza del 5 agosto 2016, aveva trasmesso gli atti al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, ponendo una questione di massima di particolare importanza “in una materia connotata da diffusissima contrattazione e caratterizzata da un’accentuata litigiosità“, quale quella concernente i contratti di locazione ad uso diverso da abitazione, riassumibile in questi termini: [Leggi di più…]
Furto, quando è con destrezza
In tema di furto, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, chiamate a dirimere un contrasto giurisprudenziale emerso in merito ai presupposti applicativi della circostanza aggravante della destrezza a ragione della duplicità riscontrabile di orientamenti interpretativi, con la sentenza 12 luglio 2017, n. 34090, enunciano il seguente principio di diritto: [Leggi di più…]
Furto in abitazione e nozione di privata dimora
Con ordinanza del 19 dicembre 2016, la Quinta Sezione penale della Corte di Cassazione ha disposto la rimessione alle Sezioni Unite, ravvisando l’esistenza di un contrasto giurisprudenziale sulla questione:
“Se sia configurabile il reato di cui all’art. 624-bis cod. pen. quando l’azione delittuosa venga posta in essere in esercizi commerciali, studi professionali, stabilimenti industriali e, in generale, in luoghi di lavoro, segnatamente qualora la condotta sia ivi posta in essere in orario di chiusura al pubblico della sede lavorativa e, in particolare, nell’ipotesi di assenza di persone dedite ad una qualche attività o mansione all’interno di tali luoghi in detti orari“. [Leggi di più…]
Notifica a mezzo posta, il termine per la costituzione decorre dalla ricezione
Le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione (sentenza n. 13452 del 29 maggio 2017), componendo il relativo contrasto, hanno stabilito che, nel processo tributario, il termine di trenta giorni per la costituzione in giudizio del ricorrente e dell’appellante, che si avvalga della notificazione del servizio postale universale, decorre non dalla data di spedizione diretta del ricorso a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, ma dal giorno della ricezione del plico da parte del destinatario (o dall’evento che la legge considera equipollente alla ricezione).
Sulla specificità dei motivi di appello
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8825 del 27.10.2016, depositata il 22.02.2017, hanno affermato il principio secondo cui anche l’appello – al pari del ricorso per cassazione – è inammissibile per difetto di specificità dei motivi, quando non risultano esplicitamente enunciati e argomentati i rilievi critici rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della sentenza impugnata, precisando, inoltre, che tale onere di specificità è direttamente proporzionale alla specificità delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata.
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Le Sezioni Unite sui contratti a termine con Poste Italiane
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, decidendo una questione di massima di particolare importanza, hanno affermato la legittimità dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati in successione tra loro con le Poste Italiane s.p.a. nel rispetto della disciplina dettata dal D.Lgs. n. 368 del 2001, e successive integrazioni, applicabile ratione temporis; dovendosi ritenere la normativa interna (in ispecie, quella di cui all’art. 5 del d.lgs. n. 368 del 2001, integrata dall’art. 1, commi 40 e 43, della legge n. 247 del 2007) conforme ai principi fissati dall’Accordo quadro sul lavoro a tempo determinato (Direttiva n. 1999/70/CE). [Leggi di più…]
Infiltrazioni dal lastrico solare in uso esclusivo, chi ne risponde?
Chi risponde dei danni causati da infiltrazioni provenienti dal lastrico solare? E se quest’ultimo è in uso esclusivo del singolo condomino? Quesiti molto ricorrenti in materia di condominio, ai quali la giurisprudenza ha dato risposte non sempre univoche, tant’è che, nonostante le Sezioni Unite fossero già intervenute sui criteri di ripartizione, con la sentenza n. 2672 del 1997, emessa in sede di risoluzione di contrasto, si sono successivamente registrate ancora opinioni discordanti e critiche alla stessa ricostruzione della natura giuridica della responsabilità per danni operata dalla Suprema Corte. [Leggi di più…]
Equa riparazione: le SS.UU. sulla valutazione unitaria dei periodi di cognizione e di esecuzione
In tema di equa riparazione per irragionevole durata del processo, è ammissibile una valutazione unitaria dei periodi di cognizione e di esecuzione solo ove la parte si sia attivata per procedere all’esecuzione prima dello spirare del termine semestrale di cui all’art. 4 della l. n. 89 del 2001. Lo hanno stabilito le Sezioni Unite della Corte di Cassazione (Sentenza n. 9142 del 6 maggio 2016, Presidente R. Rordorf – Rel. B. Bianchini), risolvendo una questione di massima ritenuta di particolare importanza. [Leggi di più…]
Abusivo contratto a termine nella PA: misura del risarcimento
Decidendo una questione di massima ritenuta di particolare importanza, sulla definizione, la portata applicativa e la parametrazione del danno risarcibile ai sensi dell’art. 36 D.lgs. n. 165 del 2001, e risolvendo un contrasto giurisprudenziale registrato sui criteri di liquidazione da adottare, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 5072 del 15 marzo 2016, affermano il seguente principio di diritto:
Nel regime del lavoro pubblico contrattualizzato, in caso di abuso del ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato da parte di una pubblica amministrazione il dipendente, che abbia subito la illegittima precarizzazione del rapporto di impiego, ha diritto, fermo restando il divieto di trasformazione del contratto di lavoro da determinato a indeterminato posto dall’art. 36, comma 5, d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, al risarcimento del danno previsto dalla medesima disposizione con esonero dall’onere probatorio nella misura e nei limiti di cui all’art. 32, comma 5, legge 4 novembre 2010, n. 183, e quindi nella misura pari ad una indennità omnicomprensiva tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, avuto riguardo ai criteri indicati nell’art. 8 legge 15 luglio 1966, n. 604.