Una curiosità, sfogliando le statistiche di questo sito, la cui fondazione risale ormai ad oltre 15 anni fa: l’articolo più letto in assoluto è quello relativo a un quesito posto da un utente sulla rilevanza penale dello sputo (“La vicina di casa, dopo avermi aggredito verbalmente dicendomene di tutti i colori, si è avvicinata e mi ha sputato in faccia. Posso querelarla?“).
[Leggi di più…]Lo sputo è reato?
La vicina di casa, dopo avermi aggredito verbalmente dicendomene di tutti i colori, si è avvicinata e mi ha sputato in faccia. Posso querelarla?
Ricorrono, nel caso riferito, gli estremi del reato di ingiuria. Come ha ritenuto la stessa Cassazione, l’ingiuria, secondo le espressioni letterali usate dall’art. 594 c. p. – è costituita dall’offesa all’onore, inteso con riferimento alle qualità morali della persona, od al decoro, cioè al complesso di quelle altre qualità e condizioni che ne determinano il valore sociale; lo sputo incide indubbiamente sul decoro, costituendo una manifestazione di disprezzo verso l’individuo nei cui confronti è diretto, né ha rilevanza che lo sputo sia rivolto direttamente alla persona, in modo tale da colpirla materialmente, o, eventualmente, a terra, ma con specifico riferimento ad un determinato soggetto.