Le azioni giudiziarie di recente promosse da Silvio Berlusconi nei confronti dei quotidiani La Repubblica e L’Unità (rectius, nei confronti del Gruppo Editoriale L’Espresso, del direttore responsabile del quotidiano La Repubblica Ezio Mauro e del giornalista Giampiero Martinotti, la prima, di Concita De Gregorio, in proprio e nella qualità di direttore responsabile del quotidiano L’Unità, e delle giornaliste Federica Fantozzi e Maria Novella Oppo, nonché della Nuova Iniziativa Editoriale S.p.A., la seconda, della medesima Concita De Gregorio, di Natalia Lombardo e Silvia Ballestra, nonché della Nuova Iniziativa Editoriale S.p.A., la terza), che ampio risalto hanno ricevuto sui principali media nazionali ed internazionali, ci offrono lo spunto per valutare un’ipotesi concreta di prima applicabilità della nuova disciplina sulla “responsabilità aggravata“, come risultante dalla modifica dell’art. 96 c.p.c. [Leggi di più…]
Ddl intercettazioni: norma ammazza blog, tanto rumore per nulla
Il disegno di legge di iniziativa governativa recante “Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali. Modifica della disciplina in materia di astensione del giudice e degli atti di indagine. Integrazione della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche“, meglio noto come ddl intercettazioni, approvato dalla Camera dei Deputati nella seduta dell’11 giugno 2009 ed ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento, contiene una disposizione (art. 1, comma 28, rubricato “Modifiche alla legge sulla stampa“) che, per come congegnata, ha acceso un vivace dibattito tra i primi commentatori, suscitando la dura e pressoché unanime reazione del variegato popolo dei bloggers, che quella disposizione ha letto come minaccia seria alla propria libertà di espressione, come tentativo, l’ennesimo, da parte del potere costituito, di mettere il bavaglio alla rete. Reazione alimentata da autorevoli prese di posizione e da solidali opinioni da più parti e a vario titolo espresse. [Leggi di più…]
Forum online, non si applica la legge sulla stampa
I messaggi lasciati su un forum di discussione (che, a seconda dei casi, può essere aperto a tutti indistintamente, o a chiunque si registri con qualsiasi pseudonimo, o a chi si registri previa identificazione) sono equiparabili ai messaggi che potevano e possono essere lasciati in una bacheca (sita in un luogo pubblico, o aperto al pubblico, o privato) e, così come questi ultimi, anche i primi sono mezzi di comunicazione del proprio pensiero o anche mezzi di comunicazione di informazioni, ma non entrano (solo in quanto tali) nel concetto di stampa, sia pure in senso ampio, e quindi ad essi non si applicano le limitazioni in tema di sequestro previste dalla norma costituzionale.
L’interessante principio è stato sancito dalla Suprema Corte con la sentenza n. 10535 dell’11 dicembre 2008, depositata il 10 marzo 2009 (Sezione Terza Penale, Presidente C. Vitalone, Relatore A. Franco).