La parte che contesti l’autenticità del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, e l’onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo, grava sulla parte stessa.
Lo hanno stabilito le Sezione Unite della Corte di Cassazione (Sentenza n. 12307 del 15/06/2015, Pres. L. A Rovelli, Rel. G. Travaglino) risolvendo un contrasto esistente nella Corte di legittimità. Più precisamente, tra l’indirizzo che riteneva necessaria la proposizione della querela di falso e quello che, invece, considerava sufficiente il mero disconoscimento della autenticità del testamento, esse hanno adottato una terza via (in realtà, già indicata da una risalente pronuncia della stessa Corte del 1951), ossia quella predicativa della necessità di proporre una azione di accertamento negativo della falsità.
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